Il momento più difficile della stagione era quello della merca, l’operazione di marcatura dei vitelli nati durante l’anno; forza e abilità erano doti indispensabili per compiere le operazioni, ma spesso non sufficienti per evitare incidenti di lavoro (da cui il detto: chi va alla merca e non è mercato alla merca non è stato).
Fra le leggende che riguardano i butteri la più nota è certo quella del rodeo di sfida contro Buffalo Bill: mentre si trovava in tournée in Italia con i suoi cow-boys, Buffalo Bill fu contattato dal conte Caetani di Sermoneta, che desiderava organizzare una gara di doma di cavalli selvaggi mettendo a confronto i mandriani americani ed i suoi butteri. Alla fine della competizione gli americani lasciarono ai butteri la fama di migliori domatori, scappando però con il premio e con l’incasso della serata!
Se già nel lontano 1890 ai butteri si chiedeva di dare sfoggio delle loro abilità anche per un pubblico, oltre che per la cura degli animali che custodivano, questo lato spettacolare è ormai diventato il motivo principale della loro esistenza. Le aziende che impiegano effettivamente i butteri per la cura delle bestie sono quasi estinte, ma sono nate alcune associazioni che mantengono in vita questa figura tradizionale.
In passato erano numerosi ma oggi sono pochi coloro che cercano di custodire e mantenere vive le usanze e i segreti di questo mestiere. Tra l’Ottocento e la prima metà del Novecento i butteri attraversavano le aree impervie e paludose della Maremma per condurre buoi e cavalli al pascolo, controllando che nessuno di questi andasse perso nella folta macchia mediterranea. Erano gli unici a sapere come muoversi e come sopravvivere in una terra tanto selvaggia da risultare inospitale.
Oggi sono sorte associazioni con lo scopo di valorizzare e promuovere la figura del buttero. Queste associazioni fanno esibizioni equestri al pubblico, anche in gruppo, in gare di abilità, nella doma dei puledri e nella merca (marchiatura).
Un primo scopo di queste associazioni è quello di tramandare la cultura e il folklore legati a questa speciale tradizione; nel concreto, permettono però di conoscere le attività che impegnavano la vita del buttero attraverso spettacoli e dimostrazioni di doma, simulazioni di merca, conduzione delle mandrie. Uno spettacolo davvero simile a un rodeo, ma tutto maremmano.